Cambi di scenario
Conflitto in Ucraina, Covid, inflazione, decoupling, reshoring: sarà una nuova e diversa Guerra Fredda.
Conflitto in Ucraina, Covid, inflazione, decoupling, reshoring: sarà una nuova e diversa Guerra Fredda.
Da una parte un mondo che arranca e per affrontare una pandemia è dovuto ricorrere a “vecchi” metodi per sopravvivere, come indossare una mascherina e fare un vaccino. Dall’altra un mondo, riservato a pochi, nel quale si guarda costantemente al futuro e alle sue prospettive infinite.
Le sfide del futuro ed una serie di impegni del passato non risolti, potrebbero provocare l’apertura del Vaso di Pandora.
E’ sempre più evidente che questa pandemia spingerà molti a cambiare il proprio punto di vista, per convinzioni proprie o perché obbligati da questioni economiche.
Il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese rappresenta il primo avvenimento che certifica il ritorno alla normalità. Ma all’orizzonte si preparano nuove minacce.
In questi tempi così complessi, in cui la storia scorre veloce anche se non si capisce bene verso dove, tutto ci saremmo aspettati di vedere tranne Francia e Gran Bretagna sull’orlo di una guerra, per colpa della pesca.
La quotidianità internazionale propone un continuo alternarsi di nuove e vecchie sfide tra i principali attori dello scenario globale. Lo strapotere della tecnologia, il futuro dell’Intelligenza Artificiale, le criptovalute, la transizione green da una parte, le truppe al confine, gli ambasciatori richiamati, le sanzioni e le minacce reciproche dall’altra.
Le conseguenze sanitarie dell’epidemia di Covid-19 sono ben definite, non ancora nell’intensità ma sicuramente nella direzione, mentre le conseguenze politiche restano ancora tutte da decifrare. Si cercano nuovi amici e si identificano nuovi nemici, nuove idee si sostengono, vecchie ruggini vengono nuovamente alla ribalta, l’orizzonte è sempre più sfocato.
Ci sono tre poli dominanti, USA, CIna e UE. Ma la situazione è fluida e bisognerà fare i conti anche con la crescente influenza dei tecnologici.
La forza preponderante di attori di Big Tech e Gig Economy impone allo Stato una risposta forte. Ma con chi si schiererà il popolo?