
Il rublo riprende terreno. Ma quanto durerà?
La diatriba economica di questo ultimo periodo non può non essere legata alla guerra in Ucraina. E, più precisamente, alla volontà di Mosca, di cui bisognerebbe verificare la fattibilità, di accettare pagamenti esclusivamente in rubli per i paesi nemici che vogliano acquistare gas e petrolio russi. Una decisione che si inscrive nell’ambito delle ritorsioni che gli opposti schieramenti sul campo si stanno scambiando dal 24 febbraio, la data di inizio dell’offensiva russa in territorio ucraino. E proprio dal 24 febbraio è possibile partire per effettuare una valutazione dell’andamento del rublo nei confronti del dollaro. La valuta nazionale russa si è deprezzata tantissimo nei primi giorni dell’invasione, ed il suo valore è stato basso per diverse settimane, salvo poi apprezzarsi nuovamente dopo la decisione di cui sopra. Ovviamente la decisione di Mosca sui pagamenti in rubli ha influito molto su questo apprezzamento, che sta riportando la valuta nazionale ai valori pre-bellici, ma è difficile capire quanto e se tale beneficio permarrà.

Ma al di qua degli Urali, oltre alla guerra in Ucraina, ci sono anche altri problemi di tipo economico e riguardano le prospettive di crescita economica, che si aspettavano più robuste. L’inflazione galoppante, invece, si sta progressivamente mangiando i guadagni realizzati nel corso del 2021, man mano che la pandemia diventava più gestibile.

Ed ancora la lotta tra Banche Centrali per affermare la propria linea sulle difficoltà economiche: più cauta la BCE, più aggressiva la Federal Reserve statunitense.

La guerra in Ucraina ha aperto un campo di battaglia anche per il settore Tech. Se è vero che in campo occidentale Big Tech è sottoposta ad enormi pressioni governative, sia UE che USA, i quali ritengono necessario regolamentare al meglio il settore, le aziende cinesi stanno pensando di prendere il loro posto in Russia. Ma questo è un discorso che è ancora prematura sviluppare, soprattutto in un contesto come quello attuale, contrassegnato da una diffusa volatilità.
Danilo Giordano
Categorie:Political Risk