Il maggio del Baltic Dry Index
Il 5 maggio ha raggiunto il livello più alto dal 2010.
Il Baltic Dry Index (BDI) è l’indice che misura l’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie delle navi dry bulk cargo. Il nome può ingannare, ma ovviamente non è ristretto alle rotte del Mar Baltico ma registra i dati sui prezzi dei noli delle 24 rotte marittime più trafficate nel mondo, permettendo di individuare i costi di spedizione delle materie prime e il rapporto tra domande e offerta. È formato da tre indici sottostanti che calcolano le differenti dimensioni di vettori o navi mercantili come la capacità di carico in tonnellate (Capesize, Panamax e Supramax).
Nel corso del mese di maggio, il BDI è andato in fase calante, dopo aver raggiunto il 5 maggio il livello più alto degli ultimi 11 anni. I motivi di questa ripresa del settore dello shipping, settore che era in crisi totale solo un anno fa, possono essere ricondotti ad una serie di concause: la ripresa economica post pandemica, l’enorme richiesta di materie prime, in particolare quelle riguardanti la transizione energetica, e la necessità di ricalibrare le scorte, messe a dura prova dall’anno appena trascorso.

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