Nonostante la retorica sulla Belt and Road Initiative (BRI), il mastodontico progetto cinese non ha ancora preso il largo. Nel corso del 2017, per la prima volta dal 2009, gli investimenti diretti esteri in Cina hanno sorpassato gli investimenti cinesi all’estero, esemplificando l’inversione politica del governo cinese di volersi dedicare maggiormente allo sviluppo del mercato interno. Dall’altro lato, il Giappone, da gennaio a settembre 2017, ha incrementato gli investimenti esteri, raggiungendo la cifra record di 130 miliardi di dollari, superando i cinesi rimasti fermi a 120 miliardi di dollari. Gli investimenti giapponesi sono più rilevanti di quelli cinesi sia a livello globale che nel contesto dell’Asia pacifico: nel corso del 2016 gli investimenti giapponesi all’estero hanno raggiunto i 259 miliardi nel 2016, mentre quelli cinesi soltanto 58,3 miliardi. Nei flussi commerciali è la Cina a fare da padrona nell’area Asia-Pacifico: il commercio totale bilaterale raggiunge i 1300 miliardi per la Cina e i 365 miliardi per il Giappone.
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