La notizia più importante della settimana è rappresentata dalle dimissioni del presidente sudafricano Jacob Zuma, il 13 febbraio, sottoposto alle forti pressioni del suo partito, l’African National Congress. La moneta sudafricana ha reagito positivamente alle sue dimissioni e all’elezione di Cyril Ramaphosa che, dopo averlo sostituito alla guida dell’ANC, ne ha preso il posto anche alla guida del Sud Africa.
Allo stesso modo ha reagito la borsa sudafricana.
Più o meno negli stessi giorni riprendeva vigore la questione giudiziaria del premier israeliano Benjamin Netanyahu, quando il 13 febbraio la polizia ha dichiarato di aver concluso le sue indagini e chiesto alla giustizia di provvedere ad indagarlo per corruzione.Sia borsa israeliana
che il nuovo scellino israeliano hanno reagito in maniera attendista, valutando gli sviluppi della vicenda
Infine ci sono da segnalare i buoni dati economici europei relativi alla crescita del PIL che ha fatto registrate un + 2,6 %. Questa la reazione del DAX di Francoforte, ancora alla prese con la situazione politica interna in evoluzione continua
e questa quella del FTSE Mib italiano che, a breve, comincerà a subire le fluttuazioni derivanti dal risultato incerto delle prossime elezioni del 4 marzo.
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